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LA PSICOLOGA DELLO SPORT RISPONDE: ASPETTIAMO LE VOSTRE DOMANDE

Una nuova rubrica di Giovaninrete: mandate le vostre domande, la psicologa dello sport Stefania Croci risponderà sul nostro sito.
piscologa dello sport

La psiche riveste un ruolo fondamentale nel benessere di qualsiasi persona, ma può avere effetti diretti anche nelle performance sportive. Negli ultimi anni la psicologia dello sport è riuscita a ritagliarsi uno spazio sempre più importante nelle società e nelle associazioni di qualsiasi disciplina, tra cui, ovviamente, anche il calcio.

Con questa nuova rubrica Giovaninrete dà il via alla collaborazione con Stefania Croci, professionista di altissimo livello che mette la sua grande preparazione, le sue competenze e la sua esperienza a disposizione dei nostri numerosi lettori. Per porre le vostre domande a Stefania non dovete fare altro che inviare il quesito all’indirizzo psicologa.giovaninrete@gmail.com.

Il primo numero della nuova rubrica “La psicologa dello sport risponde” verrà pubblicato sabato prossimo, per poi proseguire a settimane alterne: aspettiamo le vostre email!

Chi è Stefania Croci, Psicologa Clinica e dello Sport

  • Lauree in: Filosofia e Scienze tecniche Psicologiche – Psicologia Clinica e della Salute – Mediatrice Familiare
  • Psicologia del Calcio presso il settore tecnico FIGC di Coverciano
  • Allenamenti mentali a singoli sportivi o gruppi squadre
  • Incontri psico-educativi con Staff Tecnici e con i Genitori dei giovani Atleti.
  • Psicologa Scolastica
  • Esperta Mundfulness
  • Gestione Ansia /attacchi di Panico/ Depressione

 

“Amo lavorare in ambito Sportivo perché è il luogo dove la nostra salute, fisica e mentale, può trarre un elevato giovamento; attraverso la conoscenza di come funzioniamo in tema di emozioni e attivazione fisiologica, possiamo incrementare di molto la performance del singolo e del gruppo, creando un clima di Benessere e vero divertimento. Presso il mio studio arrivano sportivi bloccati dall’ansia da prestazione.

Lo sport in generale, ed il calcio nello specifico, può supportare la famiglia nel ruolo educativo genitoriale, andando a sviluppare competenze sociali, il rispetto delle norme ed un buono stile di vita, incrementando le attitudini organizzative da dedicare allo studio, sport e amici, sottolineando il tema di inclusività e coesione, in un mondo sempre più connesso solo nel virtuale a discapito del reale.

Non sono d’accordo con chi dice che i genitori dovrebbero stare fuori dalla vita sportiva, anzi, li considero un valore aggiunto e risorsa preziosa nei settori giovanili sia in ambito societario, andando a collaborare come accompagnatori e spesso “autisti” per trasferte ecc, sia come supporto emotivo, andando a incoraggiare sugli spalti durante le partite; quello della tifoseria è un tema molto dibattuto, numerosi infatti sono gli episodi incresciosi in cui i protagonisti negli spalti sono genitori che, lasciandosi prendere da emozioni frustranti , vanno a ledere il clima di sportività demolendo il ruolo educativo e di riferimento caratterizzato dalla loro figura.

Parlare ai genitori delle ferite che generano ai propri ragazzi, con parole e atteggiamenti antisportivi, è fondamentale per aiutarli nel veicolare la forte emotività in una chiave efficace di rinforzo motivazionale e collaborativo per l’intero gruppo sportivo”.