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U17, ISMAILJI E I GOL PER IL TRESTINA: “PUNTO AL TITOLO DI CAPOCANNONIERE”

Ismailji

Più gol che partite: 7 reti in 6 gare per l’esattezza. Questo il ruolino di marcia di Enis Ismailji, attaccante del Trestina Under 17 A1, bottino niente male che però lo stesso classe 2007 non si sta godendo appieno per via della classifica dei giovani bianconeri non proprio esaltante: 9 punti in 7 partite, frutto di 3 successi e 4 sconfitte, le ultime 2 consecutive contro Terni Fc e Acf Foligno. Match in cui Ismailji è andato a segno rispettivamente una e due volte, timbri che tuttavia non sono bastati alla squadra di Ciavorella per raccogliere dei risultati positivi.

“Eh sì, i gol stanno arrivando ma purtroppo il campionato non sta andando benissimo. E’ comunque ancora presto e abbiamo tutta l’intenzione di scalare la classifica e stare tra le posizioni alte – le parole dell’attaccante del Trestina -. Abbiamo dei valori importanti, a mio avviso (e non solo) siamo un ottimo organico ma forse in partita ognuno gioca troppo per conto suo. Dobbiamo essere più squadra e lavoriamo per diventarlo: se ci riusciremo i risultati sono convinto che arriveranno. Puntiamo alle fasi nazionali. Lo so, è dura: siamo un po’ indietro ma noi vogliamo vincere il campionato“. Magari con l’aiuto di un vero e proprio bomber, giusto? “Il mio obiettivo a livello personale è diventare capocannoniere – afferma Enis senza fare troppa pretattica – 7 gol in 6 partite è un buon bottino, peccato aver saltato un match per squalifica”.

 

 

Nell’ultimo turno contro l’Acf Foligno è arrivata una doppietta che però è servita a poco visto il 3-2 finale in favore dei biancazzurri: “Sul primo gol è stato bravo il mio compagno, Edoardo Pasqui, a servirmi un bel pallone e davanti la porta non potevo sbagliare – il racconto del giovane centravanti bianconero – l’altra rete è arrivata sugli sviluppi di una punizione: sapevo che la palla sarebbe finita sul secondo palo, io ero ben appostato, l’ho controllata con il petto, ho tirato ed è andata dentro. Purtroppo non è bastato”. Una passione, quella per il calcio, nata grazie allo zio: “Sì, anche lui è stato un giocatore e da bambino mi portava al parco a farmi divertire con il pallone – ha ricordato – poi ho iniziato a giocare nelle scuole calcio. Ho cominciato a Ponte Valleceppi, poi Pontevecchio e dall’anno scorso sono qui al Trestina. Mi trovo bene e non nascondo che il mio desiderio è quello di approdare in prima squadra. E’ una sfida impegnativa lo ammetto ma spero tanto di farcela”.

Magari guardando il suo idolo Giroud (Enis è tifosissimo del Milan ndr) di questi tempi qualcosa si potrebbe pure riproporre con la maglia del Trestina: “Ci proverò di sicuro – ha commentato sorridendo – d’altronde le mie caratteristiche sono un po’ simili. Mi piace tenere palla, far salire la squadra. Devo lavorare sulla velocità ma sto cercando di migliorare anche in allenamento. Magari il gol di testa che Giroud ha fatto con il Psg posso farlo pure io no?”, ha aggiunto scherzando ma non troppo. Sognare è pur sempre gratis, figurarsi a 16 anni.

Roberto Minelli (Corriere dell’Umbria)

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