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U17, VOLATA FINAL PER IL TERNI FC DI MISTER CAVALLI: “STAGIONE DI GRANDE LIVELLO, ORA PROVIAMO A VINCERLE TUTTE”

Oltre mille panchine in carriera, campionati vinti in serie tra Prima Squadra e Settore giovanile, una finale scudetto tricolore Allievi raggiunta, molteplici premi conquistati e ben cinque generazioni di ternani allenati.

Non servono aggettivi o superlativi, citazioni o aforismi di circostanza per presentare Alessandro Cavalli che fulmineamente inizia così il colloquio telefonico:

Ormai sono tanti anni che alleno avendo conseguito nel 2009 il patentino UEFA e nonostante non ho fatto tutto questo gran che – dichiara con umiltà il mister – noto sempre vibrazioni positive in qualsiasi luogo vado e credo di aver ottenuto questo grazie soprattutto al lato umano”.

Nato nel 1965 a Terni, Alessandro è figlio di Giorgio Cavalli, gloria della Ternana calcio e per raccontare il suo percorso bisogna partire dall’inizio:
“Mio padre non ha voluto allenarmi all’epoca in cui stavo crescendo come giovane calciatore – ricorda Alessandro – è un aspetto che soffrì molto al tempo ma poi fu anche uno stimolo. Così in una delle prime squadre in cui giocai, la Real Serenissima, mancava un allenatore e mi chiesero se volevo cimentarmi in questo ruolo: avevo 23 anni e stavo terminando il percorso di studi in scienze motorie. Quindi ebbi la fortuna di vivere un’esperienza di grande formazione all’Elettrocarbonium, società narnese al tempo rivoluzionaria in ambito giovanile per poi compiere il mio primo ciclo alla Ternana dove sono rimasto sei anni. Quindi un paio di esperienze nella Tuscia tra Viterbo e Vetralla prima del ritorno alla Ternana dove in otto anni abbiamo raggiunto per sei volte i playoff tra Berretti, Allievi e Giovanissimi nazionali”.

Qui il tasto “pausa” è d’obbligo perché, dopo la fulgidissima seconda reincarnazione rossoverde, arriva la chiamata dell’Orvietana in Eccellenza:
Purtroppo è stata un’annata sfortunata, segnata anche da episodi interlocutori – ricorda Alessandro – chiusa con la retrocessione arrivata tramite playout. Però ci tengo a dire che le retrocessioni, come le sconfitte, a parer mio servono come i trofei alzati al cielo e le vittorie per il percorso di un gruppo e di un allenatore: capisci dove e come hai sbagliato, su quali aspetti lavorare per il futuro, come resettare e ripartire”.

E difatti i successi sono di nuovo dietro l’angolo e soprattutto c’è l’epopea dell’Atletico Orte, che Cavalli guida dalla Prima Categoria fino all’Eccellenza seguita dal ritorno stile “masterclass” nel calcio giovanile con il Campitello con cui compie una cavalcata epica ottenendo la finale Scudetto Allievi a Misano Adriatico, persa(2-1)con il Giorgione. Quindi una nuova e breve esperienza allo Spoleto in Eccellenza prima di Olympia Thyrus, giovanili dell’Orvietana, di nuovo Campitello e dallo scorso anno l’avvento al Terni Football Club con l’Under 17 nel campionato Allievi Nazionali A1, per un percorso biennale che sta germogliando in maniera radiosa:

“Lo scorso anno abbiamo raggiunto la salvezza con tre giornate d’anticipo nonostante giocassimo quasi con tutti giocatori sotto età – analizza Cavalli – e quest’anno siamo ripartiti con da questa base esperienziale con la volontà di fare ulteriori passi in avanti nel percorso intrapreso”.

Evoluzione tangibile dalla classifica, che a cinque giornate dalla fine recita quota 48 punti, con 15 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte, secondo miglior attacco(56 gol segnati) e seconda miglior difesa(16 gol subiti) del girone, numeri che valgono ad oggi la seconda piazza, un punto sotto il Campitello capolista e uno sopra il Cannara terzo:

Ovunque ci fanno i complimenti per il nostro gioco e il nostro modo di interpretare le partite, paghiamo a volte determinante situazioni sul piano strettamente agonistico ma ammetto che un po’ di rammarico mi resta – sottolinea Cavalli – perché avevamo ad un certo punto ben sette punti di vantaggio sulla seconda e abbiamo fatto alcuni passi falsi in cui anche determinate decisioni arbitrali non sono state dalla nostra parte, come accaduto qualche settimana fa a Foligno. Abbiamo perso lo scontro diretto con il Campitello che è un gruppo davvero importante come lo è il Cannara, sarà una bella volata e vogliamo viverla fino alla fine”.

Per quanto riguarda i principi da trasmettere ai ragazzi, Cavalli è sibillino:
Nel tempo ho valutato tanti metodi di allenamento – ricostruisce il trainer ternano – ma da una decina d’anni mi sono concentrato sulla tecnica: per questo il nostro lavoro è incentrato nella sua quasi completezza con il pallone tra i piedi tra prima e seconda costruzione, tecnica applicata, senza dimenticare nozioni basilari come ad esempio la postura e senza nemmeno tralasciare l’aspetto tattico, a parer mio oggi centrale già a partire da questa fascia d’età. I riscontri sono davvero positivi, perché i ragazzi hanno strutturato un codice di linguaggio specifico e sono molto ricettivi sul piano cognitivo e sono molto contento perché poi il mio vero obiettivo è questo, ovvero quello di far crescere e formare dei giocatori e infondere in loro conoscenze individuali, che vanno riversate sempre in ottica collettiva, di grande livello e che possano portare ad un accrescimento sia calcistico che soprattutto umano”.

Il Terni FC è divenuto in breve tempo una società ai vertici di ogni campionato, a partire dalla Prima Squadra guidata da mister Borrello, in piena lotta per il primato in Eccellenza, scorrendo per tutte le varie compagini giovanili:
Posso affermare che questa è una società di primissimo piano nell’intera Regione e destinata a secondo me a crescere sempre di più – sottolinea Alessandro – per competenze, organizzazione, strutture, visione di ciò che significa formare un settore giovanile e capacità di far lavorare con serenità i vari gruppi. Poi sia il presidente Antonio Cardona che il Direttore Sportivo Romeo Papini sono stati miei ex giocatori, con loro c’è un rapporto speciale e questo ha influito molto nella mia scelta e devo dire che il percorso che il Terni Fc sta portando avanti è eccezionale sotto ogni punto di vista”.

Così, dopo l’ultima vittoria per 2-7 in trasferta con i “cugini” dell’Accademia Calcio Terni, il Terni Fc resta in piena lotta per il titolo: domenica allo “Strinati” arriva la Narnese per la prima di cinque finali da vivere con il sorriso e la consapevolezza di aver già messo in atto un tragitto indimenticabile:
Questi ragazzi fanno quattro allenamenti a settimana dalla scorsa estate più la partita, facendo anche sacrifici importanti: cito ad esempio Francesco Terzi, il nostro attaccante e cannoniere, che arriva da Roma ma in generale tutto il gruppo ha mostrato un’attitudine e una mentalità che ha davvero fatto la differenza. Vogliamo ovviamente vincerle tutto anche se sappiamo che non sarà semplice e poi vedere cosa dirà la classifica. In ogni caso il nostro percorso è già oggi davvero eccellente”.

E il percorso di mister cavalli, cosa ci sarà in faretra:
A me interessa lavorare solo in realtà dove si può fare calcio, come il Terni Fc. “E’ chiaro che mi piacerebbe magari intraprendere un’ultima grande occasione in una realtà di Prima Squadra ma non è che non ci dormo la notte. Continuo a fare il mio lavoro, cercando di dedicare il mio tempo alla crescita di questi ragazzi”

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