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GIORGIO SCOPEL, NUMERO UNO DEL CAMPITELLO U17: “TESTA A TESTA FINO ALLA FINE”

Il campionato Under 17 A1 entra nella fase più calda: per Giorgio Scopel, portiere del Campitello, potrà esserci una lotta fino alla fine per il primo posto.
Giorgio Scopel Campitello u17

Il livello dei campionati giovanili umbri A1 è davvero molto alto: lo dimostra il grande equilibrio che regna nelle zone alte di tutte e tre le categorie. Nel campionato Under 17 è sempre più accesa la sfida al vertice tra il Terni FC, che guida la classifica con 42 punti, e le inseguitrici Campitello e Cannara, che si trovano rispettivamente a quota 37 e 35. La porta della formazione guidata da mister Famoso è difesa da Giorgio Scopel, uno dei portieri più affidabili e concreti di tutto il torneo. Ci siamo messi in contatto con lui per parlare del campionato e per poterlo conoscere un po’ di più, sia come persona che come calciatore.

Vi siete ripresi alla grande con due vittorie di fila dopo un mese di gennaio non proprio positivo e oggi siete a meno cinque dalla capolista Terni FC: prevedi un testa a testa fino alla fine?

“Spero che questo testa a testa possa proseguire fino alla fine. Sarà molto significativa la partita di domenica prossima, perché andremo a fare visita proprio al Terni FC: potrebbe essere la partita più importante dell’anno per noi, perché ci permetterebbe di continuare a portare avanti il nostro sogno”.

Proprio in vista della sfida contro la capolista, quanto può essere importante arrivare all’appuntamento dopo un successo così netto in uno scontro diretto come il 4-1 rifilato alla Narnese?

“Sicuramente è un risultato che aumenta la fiducia nei nostri mezzi e dimostra che arriviamo ad una partita così importante in ottima condizione: ci siamo ripresi alla grande dopo un gennaio non perfetto e vincere per 4-1 contro la Narnese, dominando forse anche di più di quanto non possa dire il risultato, ci dà una grande carica ed una grande sicurezza in vista di un appuntamento cruciale”.

giorgio scopel campitello u17Tu sei un portiere: quali sono le tue qualità più importanti?

“Secondo il mio punto di vista, le qualità più importanti di un portiere (e che ritrovo in me) sono la capacità di trasmettere sicurezza alla squadra anche nei momenti più difficili, la capacità di credere fino all’ultimo di poter conquistare una vittoria o di riprendere una partita che non si è messa nel migliore dei modi. In altre parole, l’estremo difensore deve essere un punto fermo della squadra: visto che nell’arco dei novanta minuti si muove meno degli altri fisicamente, deve riuscire a rimanere lucido mentalmente fino alla fine e deve aiutare tutti i compagni fino all’ultimo”.

C’è un giocatore a cui ti ispiri per il tuo modo di interpretare un ruolo così particolare e delicato?

“In realtà non ho mai studiato un altro portiere, però posso dire che mi ispiro particolarmente a Ter Stegen del Barcellona perché ha un modo di giocare che mi piace molto, ha una capacità di parare molto alta ed ha uno stile suo molto particolare nei movimenti in porta e nel fare alcuni interventi. Allo stesso modo mi piace Aaron Ramsdale che, anche se adesso ha perso il posto da titolare, è il migliore al mondo per quanto riguarda il posizionamento”

E invece chi è il tuo idolo in ambito calcistico più in generale?

“Ronaldo, anche se non c’entra tanto con il mio ruolo. Tutti noi calciatori vorremmo avere la sua etica del lavoro: la sua storia dimostra che partendo dal nulla è riuscito a diventare quello che secondo me è il miglior calciatore della storia. E sono storie del genere, con la possibilità di arrivare ai massimi livelli pur partendo dal nulla, mi spinge ancora oggi a crederci”.

Qual è la parata che ti ha esaltata di più durante questo campionato?

“Una potrebbe essere quella che ho fatto proprio domenica scorso contro la Narnese: stavamo ancora sul 2-1 per noi e mancava quasi tutto il secondo tempo, quindi la partita era ancora aperta; praticamente c’è stato un rimpallo su un corner, con la palla che è arrivata fuori area ed un giocatore avversario ha fatto partire un bel tiro basso e angolato; io ho visto il pallone quando era già molto vicino, ma sono comunque riuscito ad arrivarci e a mandarlo in calcio d’angolo. Un’altra parata che mi è piaciuta molto è quella che ho fatto contro il Cannara alla prima giornata di campionato e anche lì la partita era ancora aperta, sull’uno o sul due a zero per noi: c’è stato un bel tiro da parte del loro attaccante e anche in quella occasione sono riuscito a parare, mandando la palla in calcio d’angolo”.

Hai un sogno nel cassetto relativo al modo del calcio?

“Il mio sogno sarebbe quello continuare a giocare al livello più alto che riesco a raggiungere, sia a tra i professionisti che, se non dovessi riuscire, nelle categorie dei dilettanti, sia in Italia che fuori. L’importante, appunto, è continuare a giocare e portare avanti questa passione finché il mio fisico me lo consentirà”.

La nostra bella chiacchierata con Giorgio si chiude con i saluti ed i ringraziamenti, che in questo caso (con enorme piacere), ci riguardano direttamente: “Innanzi tutto ringrazio te per avermi dato l’opportunità di fare questa intervista, e ringrazio Giovaninrete in generale per aver creato questa pagina che può anche dare una mano a noi giovani calciatori per poter essere visti e conosciuti un po’ di più”.

Il portiere ha poi un pensiero per tutto l’ambiente Campitello: “Ovviamente ringrazio la mia società per avermi dato fin da subito la massima fiducia e la massima sicurezza dicendomi che avremmo potuto lottare per il campionato ed i miei compagni che anche nelle partite in cui non sono stato perfetto si son fatti valere anche per me. Infine, devo fare un ringraziamento speciale al mister, che è sempre riuscito a ricompattare il gruppo e a darci fiducia anche nei momenti di difficoltà durante la stagione, e al mister dei portieri, la cui presenza è anche il motivo principale per cui l’anno scorso sono arrivato a Campitello, perché due anni fa è venuto a vedermi quando giocavo a Rieti, la mia città, facendomi fare un passaggio importante nella mia carriera”.

Ma l’attenzione si sposta subito al presente: tra pochi giorni si torna in campo ed il countdown per la sfida contro la capolista è già iniziato!

Ubaldo Cricchi

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