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U17, UCCIERO “VETERANO” DELL’ATLETICO GUBBIO: “CI SALVEREMO GRAZIE AL GRUPPO”

Ucciero dell'Under 17 dell'Atletico Gubbio in azione

Ripartire dal gruppo per centrare la salvezza. Questa la convinzione di Riccardo Ucciero, difensore dell’Atletico Gubbio nel campionato Under 17 A1. “Eh sì – ha ribadito – il gruppo è il nostro valore aggiunto. Io e molti altri ragazzi della squadra abbiamo iniziato qui da bambini, sono tanti anni che giochiamo insieme e per questo sono fiducioso: abbiamo un forte senso di appartenenza e faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo, ce la possiamo fare”.

La classifica al momento è tutt’altro che esaltante, con il terzultimo posto a quota 8 punti, frutto di 2 vittorie, altrettanti pareggi e 6 sconfitte: “Abbiamo pagato a caro prezzo dei cali di concentrazione in alcune fasi della partita, è mancata un po’ di cattiveria agonistica e di cinismo sotto porta – ha sottolineato il classe 2007 arancionero – anche nell’ultima gara a Castiglione del Lago siamo andati in vantaggio, abbiamo avuto occasioni per chiuderla ma non ci siamo riusciti. Poi siamo rimasti in dieci, loro hanno pareggiato e abbiamo faticato a portare a casa il punto. Punto che alla fine ci teniamo con soddisfazione, abbiamo saputo soffrire”.

 

 

Ucciero ha quindi riaffermato il senso di gruppo dell’Under 17 dell’Atletico Gubbio: “Ci troviamo bene tra di noi e anche con il mister Bartocci siamo un unico blocco – ha aggiunto – la salvezza è alla nostra portata”. Per conquistarla Riccardo è pronto a correre su e giù sulla fascia destra: “Sì, da terzino mi piace molto spingere – le sue parole – mi esalto tuttavia anche nel difendere, forse sarà per il ruolo che ricopro ma preferisco salvare i gol, evitare che la squadra li subisca piuttosto che farli”.

Con un paio di modelli a fare da riferimento: “Fino a qualche tempo fa, proprio per la sua capacità di difendere, guardavo come esempio a Giorgio Chiellini – ha detto ancora Ucciero – poi specializzandomi nel ruolo di terzino ho cominciato ad apprezzare Dimarco, mi piace il suo modo di interpretare il ruolo: non sono mancino ma mi piacerebbe davvero riuscire in qualche misura a emulare le sue azioni sulla corsia di destra”. Il sogno è sempre sullo sfondo: “Fare il calciatore è un po’ il sogno di tutti e ammetto che è anche il mio – ha evidenziato il classe 2007 – da parte mia metterò il massimo impegno ben sapendo che sarà dura esaudirlo. Di sicuro però ci proverò con tutte le mie forze”. Con l’aiuto del gruppo, da sempre la stella polare dell’Atletico Gubbio, ogni sogno può diventare obiettivo concreto.

Roberto Minelli (Corriere dell’Umbria)

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